Guidonia, bonifica discarica Inviolata: Arpa chiede ulteriori verifiche

La Conferenza dei servizi in programma oggi 26 marzo al comune di Guidonia Montecelio, con all'oggetto la bonifica del sito della discarica dell'Inviolata, è stata aggiornata a 3 mesi, per dare la possibilità alla società, su richiesta di Arpa Lazio, di effettuare ulteriori approfondimenti di natura tecnico scientifica, necessari a integrare e completare la fase di verifica del danno ambientale e chiudere il quadro del Piano di caratterizzazione in corso mesi nell’area della ex discarica. Lo scrive in una nota l'ufficio del Gabinetto del sindaco. “Un tempo limite - ha detto il sindaco di Guidonia Montecelio, Eligio Rubeis durante l’incontro - oltre il quale, lo dico al gestore Eco Italia'87 e ai suoi tecnici, il comune agirà in danno per il recupero delle somme necessarie alla messa in sicurezza della Inviolata”.

TENORE DEL DANNO - Rubeis ha inoltre chiarito che “in  questo periodo dovrà uscire dalla Conferenza un atto amministrativo, che stabilisca la natura definitiva del danno, passaggio  propedeutico fondamentale per  stabilire il tenore del danno economico che il gestore dovrà necessariamente rifondere. In tutte le questioni ambientali, lo posso dire a bilancio di questi 5 anni di mandato, la mia amministrazione è stata sempre scevra da condizionamenti, abbiamo scelto di applicare la legge e di applicarla sempre - spiega Rubeis a margine della Conferenza - adottando provvedimenti motivati che costituiscono precedenti di cui la Regione Lazio deve tenere conto anche nei procedimenti aperti in relazione al Tmb e all’invaso di servizio. Una amministrazione che ha compiuto atti concreti come la chiusura della discarica, e non ha certo fatto della materia ambientale pura propaganda”.

ARPA LAZIO - A rappresentare Arpa Lazio in Conferenza, il commissario straordinario dell’agenzia Corrado Carruba, che ha chiarito i contorni degli interventi tecnico scientifici messi in campo fin qui, chiarendo ai rappresentati dai comitati e della associazioni ambientaliste presenti  che “la condizione di contaminazione dell’area in questione è comunque da considerarsi di tenore ordinario,  ben lontana da quelle tragicamente note alle cronache e relative alla  Valle del Sacco o alla Terra dei Fuochi”.

PIANO DI CARATTERIZZAZIONE - Una gestione del rischio sarà quindi possibile acquisendo ulteriori, necessari elementi di conoscenza; Carruba ha inoltre spiegato che “la fase di bonifica del sito è già in corso, perché si è aperta con l’avvio del Piano di caratterizzazione”. Alle domande dei rappresentanti dei comitati ha risposto inoltre il tecnico della Asl Rmg, Fabio Arena, che ha di nuovo escluso ogni possibilità di interazione tra  l'inquinamento riscontrato nell'area e la salute pubblica. "Lì non è presente un problema di natura sanitaria - ha ribadito - tutto resta confinato in un ambito che è esclusivamente di natura ambientale”.