Piazza Matteotti: un discorso del Duce per inaugurare la piazza

Un inizio con polemica. Tuonano gli echi a Guidonia dopo l’inaugurazione di ieri mattina della riqualificata piazza Giacomo Matteotti a Guidonia. Ad innescare la polemica la scopertura di un’epigrafe fascista riportata alla luce dopo essere stata scalpellata via dal palazzo Comunale all’indomani della caduta di Benito Mussolini. Realizzata dall’architetto Paolo Portoghesi la piazza è stata riqualificata dopo un anno e mezzo di lavori e inaugurata ufficialmente nella mattinata di ieri. Piazza già aperta al pubblico, la cerimonia d’inaugurazione è stata l’occasione per scoprire l’epigrafe.

LA TARGA: “18 novembre 1935. XV. A ricordo dell’assedio perché resti documentata nei secoli l’enorme ingiustizia consumate contro l’Italia alla quale tanto deve la civiltà di tutti i continenti”. Questa la targa che il Duce mise in molte piazze comunali per rafforzare il consenso al regime e suscitare un onda d’indignazione nei confronti della Società delle nazioni che aveva sancito l’embargo all’Italia per avere aggredito l’Etiopia. Mattinata nostalgica che, dopo la benedizione del parroco e gli interventi degli amministratori comunali, ha visto la lettura al pubblico presente da parte dell’attrice Barbara Bovoli di alcuni discorsidel Duce datati 1937.

LA PIAZZA: Progetta dall’architetto Paolo Portoghesi i lavori della nuova piazza Giacomo Matteotti hanno preso il via il 23 marzo dello scorso anno. Finanziata con 400mila euro, la nuova piazza ha visto la messa a dimora della nuova pavimentazione di lastre di travertino (70 x 70) riquadrate con cornici in travertino noce di 30 centimetri di larghezza. Una piazza pedonale chiusa all’accesso da dissuasori a scomparsa che potranno permettere l’accesso, in caso di necessità, ai mezzi di soccorso e a tutti i veicoli che ne avranno bisogno. Risistemato anche l’impianto per lo smaltimento della acque meteoriche e nuovi punti luce.