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Legambiente: "Cominciamo a parlare di un futuro sostenibile"

Legambiente Guidonia contesta alcune decisioni di politici e privati: "A Guidonia si chiudono le stalle quanto i buoi sono già fuggiti"

legambiente_6Primo comunicato ufficiale del Circolo Legambiente Guidonia dopo l'elezione del nuovo presidente dell’associazione ambientalista della Città dell’Aria. Una nota in cui Legambiente prosegue nella politica intrapresa dalla sua nascita nel 2004, esprimendo il proprio parere contrario rispetto ad  alcune scelte da parte dell’amministrazione e degli imprenditori della zona: “L'Amministrazione di Guidonia Montecelio - si legge nel comunicato di Legambiente - mostra l'intenzione di dotarsi di uno strumento di misurazione della quantità di biossido di carbonio (o anidride carbonica) prodotto dal nostro comune e, di conseguenza di una valutazione del grado di inquinamento atmosferico della nostra zona. E' un fatto positivo che i nostri Amministratori si siano resi conto che noi siamo grandi produttori di CO2 e che le ultime decisioni di tagliare gli alberi sono totalmente errate perché vanno in direzione opposta alla necessità di ridurla”.

NUOVO INVASO INVIOLATA:Certo, sarebbe stato meglio se un bilancio della CO2 locale fosse stato preparato prima del rilascio delle Autorizzazioni Integrate Ambientali per il cementificio, del VI invaso di discarica e dell'impianto di TMB da costruire all'Inviolata che sono, di fatto, autorizzazioni all'aumento di emissioni di anidride carbonica diretta ed indiretta. Ma, a quanto pare, a Guidonia si chiudono le stalle quando i buoi sono già fuggiti!".inviolata_invaso_2

CEMENTERIE:Nel 2008 - continua la nota dell'associazione ambientalista - abbiamo contestato i contenuti del protocollo d'intesa con il cementificio anche perché, con quel protocollo, la Buzzi otteneva il nulla osta per l'aumento di produzione giornaliera di clinker e di anidride carbonica e non aveva nessun vincolo di preservare le superfici alberate sopravvissute alle loro escavazioni e di incrementarle in proporzione alla CO2 prodotta.  Adesso anche l'Amministrazione si è accorta che quel protocollo è carta straccia. Di riconversione del cementificio si era già parlato proprio all'epoca del protocollo. Noi ci auguriamo che si parli seriamente di riconversione non solo del cementificio. Mentre il resto del mondo già si indirizza a trovare dei sostituti del silicio in alcune produzioni (ad esempio la sostituzione delle celle dei pannelli fotovoltaici con materiali diversi dal silicio) questa parte di mondo è ancora ferma all'età della pietra".

SILICIO:Ora le risorse di pietra si stanno esaurendo e la mancata progettazione del futuro territoriale ci ha condotti ad un crisi sociale e sanitaria complessa. Infatti, gli imprenditori locali non hanno mostrato di avere nessuna progettualità per il futuro e continuano a trarre profitto da attività che non possono più convivere con l'alta densità abitativa di Guidonia. La politica nostrana, fin troppo compiacente e prossima all'imprenditoria locale, ha finora omesso di pianificare uno sviluppo sostenibile sia sotto il profilo sanitario che occupazionale nonostante siano evidenti ed acclarati i danni ambientali arrecati al territorio ed i rischi sanitari per la popolazione".

AGENDA 21:Si tratta di sedersi - prosegue ancora il comunicato di Legambiente - attorno al tavolo di Agenda 21 locale per discutere di un futuro sostenibile per tutti. Nella relazione finale dello “Studio di mortalità per causa tra la popolazione di Guidonia-Montecelio in rapporto agli inquinanti ambientali” si legge: ‘Tra gli anni 1993-2002, si è osservato, tra i maschi, un aumento di rischio di mortalità da malattie dell’apparato respiratorio, in particolare per bronchite cronica, pneumoconiosi e asma. Inoltre, nello stesso decennio si è osservato un incremento di mortalità da malattie dello stomaco, esofago e duodeno per i maschi. Ma questa relazione fotografa una situazione vecchia di otto anni. Dal 2002 ad oggi nessuno è in grado
di dire cosa è successo. E' da questa mancanza di risposte che sorge il dubbio: il nostro diritto alla salute è tutelato? Ci auguriamo che Sindaco e Consiglio Comunale di questa città comincino a lavorare seriamente e trasversalmente in questa direzione per recuperare il tempo perduto e per iniziare dare delle risposte
”.

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