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Guidonia

Scuole sovraffollate e servizio scuolabus insoddisfacente

Il comune di Guidonia, per l'anno scolastico in corso, ha modificato orari e fermate degli scuolabus per l'Istituto di Setteville, causando disagi ai genitori. Le novità, in particolare, penalizzano i residenti di Marco Simone

"Sono una mamma di tre figli che frequentano tre scuole diverse, materne, elementari e medie e questo mi paralizza, mi rende impossibile lavorare perchè, tutti i giorni, devo fare avanti e dietro da scuole diverse e in diversi orari con la mia auto". Il disagio di Laura che la costringe a fare la "tassista" e le impedisce di essere una donna lavoratrice dipende dal servizio scuolabus, gestito dal Comune di Guidonia, che, quest'anno, ha subito delle modifiche non digerite da molti genitori.

I quartieri interessati dal passaggio dello scuolabus si sono ridotti e le fermate sono scese da 70 a 20. Inoltre, l'orario è cambiato, passando dalle 7.45 dell'anno scorso alle 7 di quest'anno. Il problema è maggiormente sentito dalle mamme e i papà che vivono a Marco Simone, sprovvisti di scuole e costretti ad accompagnare i loro piccoli a Setteville.

"Il punto è che siamo costretti a prendere la macchina - ci spiega Laura - sia perchè hanno ridotto le fermate e quindi molti di noi devono fare Km per raggiungere quella più vicina, tanto vale portare i ragazzi direttamente a scuola, e sia per gli orari. Fino all'anno scorso il pullman delle scuole passava alle 7.45. Considerato che ci vuole un quarto d'ora al massimo per arrivare a scuola era perfetto e permetteva ai bambini di svegliarsi ad un'ora decente. Adesso, invece, passa alle 7 e, sinceramente, noi genitori non siamo contenti di lasciare i nostri figli più di un'ora in giro prima dell'inizio delle lezioni e di farli svegliare inutilmente all'alba".

Le riflessioni di questa mamma che vive in via Spagna sono condivise da altri genitori. Qui il servizio scuolabus, infatti, è molto di più di una semplice navetta. E' un modo per alleggerire il traffico e dare più libertà di movimento agli adulti che, nella maggior parte dei casi lavorano a Roma o nei paesi limitrofi. "Il problema è che se il servizio scuolabus non funziona tutti siamo costretti a prendere la macchina per accompagnare i nostri figli a scuola - ci spiega ancora Laura - ciò vuol dire che il traffico raddoppia. Inoltre, chi non ha la macchina è senza speranza perchè da noi non ci sono mezzi pubblici che funzionano".

Nei giorni scorsi c'è stato un incontro dei genitori con il sindaco di Guidonia, Eligio Rubeis, nel quale è stato chiesto il ripristino delle regole dello scorso anno ma senza alcun esito. "Abbiamo anche detto che siamo disposti ad aumentare la retta che paghiamo per il servizio - ha aggiunto Laura - Anche perchè se non cambiano le cose diventa un servizio inutile e nessuno potrà utilizzarlo. Io vorrei poter tornare a lavorare ma come faccio se quotidianamente vado avanti e indietro dalla scuola almeno quattro volte al giorno?".

I cittadini di Marco Simone, sopra ogni cosa, vorrebbero che nel loro quartiere - ormai ampio e abitato da migliaia di persone - venissero costruite le scuole. "Ce le promettono da anni - dice ancora Laura - e invece di farle ci tagliano pure i servizi per noi necessari per carenza di fondi. Visto che non abbiamo le scuole, lo scuolabus non solo dovrebbe essere garantito in maniera seria ai nostri bambini ma dovrebbe essere anche gratis".

Al problema trattato si aggiunge la carenza di spazi nell'Istituto comprensivo di Setteville Nord. Il sovrannumero di alunni delle scuole elementari, infatti, ha imposto, quest'anno, la frequenza a giorni alterni, come testimonia un'altra mamma sul sito marcosimone online: "Mio figlio frequenterà da quest'anno la quarta elementare ma la settimana prossima andrà a scuola un giorno si e uno no visto che non ci sono le aule. Ma dove viviamo? Non solo ci stanno togliendo il pullmino ma dobbiamo anche sopportare tutto questo. Almeno ce lo avessero fatto sapere prima così decidevamo di iscriverlo da un'altra parte".

In attesa che la nuova scuola venga costruita, il Comune sta valutando l'ipotesi di ampliare, con un piano aggiuntivo, quella di Setteville. L'inizio dei lavori ovrebbe essere il 2011 e la fine nel 2013. "Noi mamme non siamo contente di questa soluzione - conclude Laura - il posto in cui sorge la scuola, tempo fa, era stato dichiarato ad alto rischio sismico. Un piano in più ci sembra un rischio inutile che noi non vogliamo far correre ai nostri figli".


 

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