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Guidonia Guidonia Montecelio / Piazza Giacomo Matteotti

Revoca concessioni cave travertino, il sindaco di Guidonia non molla e rilancia: "Presto nuove sospensioni"

Prosegue lo sciopero dei cavatori dell'area estrattiva. Michel Barbet: "Revoca obbligatoria laddove si riscontrino gravi inadempienze compiute dalle imprese". Michela Califano (Pd): "Il M5s si fermi"

Nessun passo indietro sulle cave di travertino ma un ulteriore rilancio da parte del sindaco di Guidonia Montecelio: "Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ci saranno altri provvedimenti, alcuni positivi, con la possibilità di continuare l'attività estrattiva, per le aziende che sono risultate in regola, mentre altri negativi verso quelle che non hanno fatto quanto previsto quando gli è stata rilasciata l'autorizzazione a cavare". Centro del contendere la revoca dell'autorizzazione a cavare che lo scorso 10 agosto ha riguardato la Str Spa (Società del Travertino Romano), determinando 47 licenziamenti. Continua dunque il braccio di ferro fra la maggioranza del M5s ed i gruppi di opposizione, nel mezzo i cavatori che dallo scorso 3 settembre hanno incrociato le braccia manifestando sotto Palazzo Matteotti con un lungo presidio. Giorni di tensioni e scontri dialettici con i lavoratori in subbuglio ed il Sindaco Michel Barbet costretto a lasciare il palazzo del Comune della Città dell'Aria scortato dalla polizia.

La battaglia della cave di travertino a Guidonia 

Delicato il nodo del contendere, con la maggiornaza Ms5 al Comune che annuncia tramite il suo primo portavoce di non voler fare passi indietro, e le opposizioni che compatte continuano a schierarsi contro le decisioni dell'amministraione pentastellata. E' di lunedì mattina l'ennesima manifestazione dei gruppi che siedono negli scranni di opposizione nel Comune della Città dell'Aria, con alcuni di loro saliti sul tetto di Palazzo Matteotti a voler ribadire che "La battaglia a tutela dei lavoratori delle cave non si ferma". Ma il M5s non ne vuole sapere di tornare indietro sulla sospensione a cavare per alcune aziende ad anzi rilancia, annunciando nuove sospensioni nei prossimi giorni. 

L'annuncio dei Sindaco Barbet 

Chiare le parole rese dal Sindaco Michel Barbet che attraverso la propria pagina facebook istituzionale afferma: "Ho voluto attendere qualche giorno prima di tornare a parlare della questione cave, per rispetto dei lavoratori che hanno giustamente paura per il proprio posto di lavoro". Una lunga nota nella quale il portavoce M5s al Comune della Città dell'Aria spiega: "Prima di tutto vorrei ribadire quanto emerso nel Consiglio comunale di giovedì scorso, cioè che l'Amministrazione Comunale di Guidonia Montecelio sta cercando ogni strada possibile per evitare la chiusura delle aziende che può verificarsi a seguito della revoca della autorizzazione a cavare o del diniego a proseguire con l'escavazione disposti dagli uffici. Revoca, tengo a precisare, obbligatoria laddove si riscontrino gravi inadempienze compiute dalle imprese rispetto al piano di sfruttamento della cava ed al relativo ripristino".

Nessun sospensioni dei provvedimenti 

Nessun passo indietro sulla revoca delle autorizzazioni a cavare, anzi: "Concedere una sospensione a questi provvedimenti si è rivelato impossibile, nonostante i numerosi confronti istituzionali con enti sovraordinati. Sospensione, che in ogni caso avrebbe rimandato di poche settimane l'efficacia del provvedimento, e che quindi non avrebbe risolto nulla. Nei prossimi giorni - spiega chiaramente Michel Barbet - e nelle prossime settimane ci saranno altri provvedimenti, alcuni positivi, con la possibilità di continuare l'attività estrattiva, per le aziende che sono risultate in regola, mentre altri negativi verso quelle che non hanno fatto quanto previsto quando gli è stata rilasciata l'autorizzazione a cavare. Purtroppo è sempre difficile riuscire a far rispettare le regole in quei settori dove non lo sono mai state, dove la politica ha sempre evitato di entrare per pura e miope convenienza. E se a pagare le spese di questo è la parte più debole del sistema, vuol dire che la politica negli anni ha fallito la sua missione di corretta gestione del territorio e di protezione dei propri cittadini. Il mio impegno - conclude il Sindaco di Guidonia Montecelio - vi assicuro, continuerà senza interruzioni per tutelare e dare futuro ai lavoratori e al settore estrattivo".

Ms5 si fermi 

Di pari passo con l'annuncio del M5s arriva poi la nota stampa del consigliere regionale del Pd Lazio, Michela Califano: "Il blocco dell’attività estrattiva a un’altra impresa di Guidonia, arrivato questa mattina, è purtroppo la testimonianza di quello che tutti noi temevamo: da parte dell’amministrazione 5Stelle non c’è alcuna voglia di risolvere il problema. Eppure le soluzioni ci sono". 

Proroga delle concessioni delle attività estrattive

Tendendo la mano al lavoro fatto dal Pd locale, Michela Califano annuncia: "Garantire la tutela del lavoro delle oltre duemila persone coinvolte nel settore estrattivo e quella ambientale si può". L’ha dimostrato il Pd locale, tendendo con responsabilità più volte la mano al sindaco Barbet. E l’ha dimostrato la Regione Lazio mettendo sul tavolo atti concreti che avrebbero permesso di prorogare le concessione delle attività estrattiva in attesa di trovare una soluzione definitiva al problema nella più completa legalità. Domani - conclude la consigliera del Pd in Regione Lazio - saremo tutti in piazza per tentare l’ennesimo e ultimo disperato appello all’amministrazione 5Stelle. Prima di veder morire un comparto fondamentale per l’economia locale e regionale noi le tentiamo tutte".  

Il Polo Civico aderisce allo sciopero generale

Adesione allo sciopero del 12 settembre è arrivata anche dal Polo Civico: "Un'amministrazione che nei proclami dice di avere a cuore il problema dell'occupazione nel settore estrattivo non produce atti che vanno in direzione contraria - si legge in una nota stampa -. Ormai i 5 Stelle al governo della Città rassicurano i cittadini e compiono atti opposti in tutti i campi ed in tutti i settori. Nel proprio programma elettorale il sindaco Barbet tratta delle attività estrattive solo come un problema ambientale e parla esplicitamente di CHIUSURA delle cave. A questo punto, dopo le pantomime di questi giorni, il primo cittadino deve avere il coraggio di dire che lui non fa altro che realizzare il proprio programma, pieno di demagogia e di annunci che rubano il futuro alla nostra Città e ai nostri concittadini".

Destino di molti lavoratori appeso ad un filo 

"Per fortuna i 5 Stelle sono stati smascherati ma, purtroppo, il destino di molti lavoratori e delle loro famiglie é appeso ad un filo e la maggioranza non é stata in grado di trovare soluzioni adeguate. I consiglieri del Polo Civico Mario Proietti, Mario Valeri e Mauro De Santis hanno più volte ribadito che un’Amministrazione cosciente del problema  non avrebbe aggravato la situazione con il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro un atto che apriva prospettive per la salvaguardia del settore estrattivo e dei posti di lavoro. Per questo noi ci schieriamo accanto ai lavoratori, ai sindacati ed alle imprese e parteciperemo allo sciopero generale perché riteniamo che ambiente e lavoro non sono contrapposti ma facce della stessa medaglia"

Appello alla Lombardi 

"Invitiamo i sindacati, le imprese ed i lavoratori a manifestare anche presso la Regione Lazio - concludono dal Polo Civico - perché é vero che la Regione sta facendo il suo, ma forse é utile anche un intervento del Presidente Zingaretti ed una presa di coscienza del capogruppo alla regione 5 stelle Lombardi, affinchè “commissari” il movimento locale, reo di inadeguatezza e cialtroneria". 

L'accordo quadro

Un lungo braccio di ferro nel quale rientra anche il vicino Comune di Tivoli, dove sussistono altre cave di travertino. Proprio in relazione alla situazione dell'estrazione dell'oro bianco dell'area nord est della provincia romana, l'amministrazione di Palazzo San Bernardino ha diramato nella giornata di lunedì 10 settembre un'ampia nota stampa, nella quale spiega come: "L’amministrazione comunale di Tivoli, insieme al Comune di Guidonia Montecelio, da circa 4 mesi partecipa attivamente ai lavori del tavolo attivato da Regione Lazio sul polo estrattivo. Il tavolo si riunisce presso la direzione attività produttive della Regione Lazio con il coordinamento dell’assessore Gian Paolo Manzella. Partendo principalmente dalle criticità che erano emerse nel territorio di Guidonia in merito alle richieste di proroga delle attività estrattive da parte di alcune imprese, il tavolo ha poi assunto l’obiettivo di arrivare a formulare un Piano di Assetto per l’intero polo estrattivo dell’area".

Progetto Pietra Miliare 

In particolare dal Comune di Tivoli ricordano come "nel corso dei lavori del tavolo, è stato concordato di definire un Accordo di programma tra le amministrazioni locali, gli enti sovraordinati e le autorità di controllo, finalizzato a determinare un Piano d’Assetto dell’area all’interno del quale contemperare tutti i diversi aspetti: la salvaguardia dei posti di lavoro, la tutela ambientale, le interferenze tra le attività di cava e la falda acquifera; e lo sviluppo della filiera del travertino, anche in linea con quanto indicato nel progetto “Pietra Miliare”, presentato nel novembre del 2015 alla Regione Lazio da Comune di Tivoli, Centro per la Valorizzazione del Travertino Romano, Enea, Università La Sapienza di Roma, Città Metropolitana di Roma Capitale, Unindustria e da una serie di aziende del travertino, risultato idoneo alla valutazione da parte della stessa Regione".

Accordo quadro in Regione Lazio 

Pertanto la Regione Lazio ha recentemente definito un documento di “Accordo quadro” che costituisce di fatto l’avvio del processo che porterà gli enti coinvolti a redigere finalmente il Piano di assetto del settore estrattivo, spiegano ancora dal Comune di Tivoli.  Secondo i contenuti della bozza di Accordo quadro, il Piano dovrà essere sviluppato sulla base di verifiche di tipo paesistico, culturale, economico, urbanistico, ambientale, geologico ed idrogeologico; dovrà essere redatto secondo la normativa nazionale e regionale relativa alle varianti degli strumenti urbanistici, e tenere conto dei piani di coltivazione di tutte le attività estrattive presenti nell’area. Il Piano inoltre dovrà attribuire specifico rilievo: al carattere strategico - sia sotto il profilo economico, sia storico-culturale - del comparto del Travertino romano, sia in ambito locale e regionale, sia in relazione alle sue opportunità in un mercato sempre più globalizzato; all'esigenza di sostenere la valorizzazione e la evoluzione competitiva del comparto, che ha per oggetto la coltivazione, la lavorazione e la commercializzazione del Travertino, anche mediante:  la promozione di un marchio di qualità del Travertino, che garantisca i profili qualitativi, ambientali ed etici del processo produttivo e del prodotto; l’impulso alle attività di formazione relative alle professionalità interessate dalla filiera estrattiva; azioni che promuovano tra la cittadinanza la massima informazione relativamente alle eventuali ripercussioni legate all’attività estrattive in termini ambientali e di salubrità".

Pronti a sottoscrivere l'accordo quadro

 "Il Comune di Tivoli è pronto a sottoscrivere l’Accordo quadro e a lavorare per arrivare in tempi brevi al Piano di assetto. Sono molto soddisfatta di questa evoluzione – ha dichiarato l’assessore Ioannilli - poiché ritengo che la disponibilità del Piano ci permetterà di determinare delle nuove politiche di sviluppo del nostro territorio, coerentemente con gli obiettivi di questa Amministrazione comunale ed in sinergia con l’amministrazione di Guidonia Montecelio"
 

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