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Guidonia Guidonia Montecelio / Piazza Giacomo Matteotti

Guidonia: il sindaco Rubeis resta agli arresti domiciliari, respinto il ricorso

Il primo cittadino del Comune della Città dell'Aria è accusato di "corruzione e abuso di ufficio". Il capogruppo di Forza Italia: "Piena fiducia nella Magistratura"

Resta agli arresti domiciliari il sindaco di Guidonia Montecelio Eligio Rubeis accusato di “corruzione e abuso di ufficio”. Il Tribunale del Riesame ha di fatto lasciata immutata la condizione del Primo Cittadino del Comune della provincia nord est di Roma. Non è stato pertanto accolto il ricorso presentato dalla difesa del Sindaco contro la misura di custodia cautelare emessa dalla Procura di Tivoli. Rieletto al suo secondo mandato consecutivo all’ultima tornata elettorale, Eligio Rubeis si è visto notificare l’atto lo scorso 20 luglio. 

RIUNIONE GRUPPO CONSILIARE - Un ulteriore scossone alla macchina amministrativa guidoniana con il capogruppo Forza Italia Michele Venturiello che in una nota stampa ha comunicato la convocazione di una riunione del gruppo consiliare di FI a Palazzo Matteotti. “Ho comunicato al gruppo di Forza Italia e a tutta la maggioranza la decisione del Tribunale della Libertà – dichiara Michele Venturiello - . Pur non volendo entrare nel merito della situazione giudiziaria e confermando la piena fiducia all’autorità inquirente e alla magistratura, auspico che si arrivi presto al chiarimento della posizione del primo cittadino legittimamente eletto di una città grande come la nostra. Fino ad allora Rubeis per me e per la legge resta innocente e libero di mostrare la sua estraneità alle accuse che gli sono mosse”. 

L’ANALISI DI VENTURIELLO - Questa la riflessione del capogruppo forzista Venturiello sull’ennesimo tassello della vicenda giudiziaria che ha allontanato dalla politica cittadina il sindaco in carica Eligio Rubeis. L’analisi prosegue immancabilmente sul versante politico ed amministrativo, rompendo il silenzio che il consigliere scelto a guida del gruppo per equidistanza dalle diverse componenti, si è imposto nel corso di questo mese e mezzo. “Ho convocato il gruppo di Forza Italia per aprire le riflessioni necessarie in questa fase. Chiederò a tutti, seppur in un momento difficile, di ritrovare un moto di orgoglio per rivendicare ciò che negli anni abbiamo fatto insieme per questa città. Chiederò di verificare di nuovo insieme, anche nell’assenza del sindaco, gli elementi necessari per andare avanti”

ORIZZONTI DIVERSI - “Non come prima, sicuramente. Gli orizzonti sono diversi e la necessità di un rilancio dell’azione amministrativa precedeva comunque le vicende che hanno riguardato il sindaco. Resta una compagine di amministratori capaci, che hanno fatto bene in passato. Del resto è quello che solo un anno fa abbiamo rivendicato di fronte ai nostri elettori, ricevendone un premio. È una situazione eccezionale e complicata, è vero. Ma continuo a non credere che le alternative siano migliori -  conclude così Venturiello, con un appello ai colleghi - né quella di sostituire un consiglio legittimo con un periodo di lungo commissariamento, né quello di consegnare la città alla politica che i cittadini, ancora un anno fa in competizione con noi, non hanno scelto". 

IL VICESINDACO - La conferma degli arresti domiciliari ha trovato il commento del vicesindaco di Guidonia Montecelio Andrea Di Palma: “Brutta e inattesa notizia. Mi dispiace sia per l'uomo Eligio ed anche per la Città e l'Amministrazione. Si impone una profondissima riflessione, molto rapida. Sto per convocare una riunione, immagino di riuscirci per la fine di settembre, con tutta la maggioranza nella quale, a costo di metterci 40 ore di fila, ne usciremo con una soluzione. Al momento non escludo niente”.

TEMPI TECNICI - Una nota stampa nel quale il vicesindaco prosegue: “Non la faccio prima perché la maggioranza consta di cinque partiti, sto sostituendo il Sindaco e voglio lasciare a tutti i tempi tecnici. Siamo una grande e coesa coalizione, c'è democrazia interna ed é normale che ci sia un dibattito. Lo so ci sono varie interpretazioni su come debba essere affrontata questa situazione, ci saranno riunioni di partito, io do a tutti un termine ultimo che è strettissimo, il più stretto possibile ma ragionevole, fine mese”.

SITUAZIONE DELICATA - Andrea Di Palma non esclude nessuna ipotesi: “É vero, anzi verissimo, che la situazione é delicata ma non devo discuterne con la minoranza, la quale, come tutte le opposizioni d'Italia, come ha sempre fatto anche prima di questi eventi, aprioristicamente e diciamo anche faziosamente dice di voler sciogliere il Consiglio comunale. A noi non interessa, spetta a noi la responsabilità della scelta se proseguire come la legge consentirebbe o no. In questa situazione non escludo il fatto di andare prima alle elezioni, ma attraverso una discussione interna e democratica. La minoranza affronta discussioni sui social network e sulle primarie, fa cose che durano un infinito, noi in 20 giorni decideremo”. 

SEI ANNI DI GOVERNO - Non accettiamo i tempi da nessuno ma decidiamo noi e lo diremo alla Città, la stessa che ci ha giudicato non meno di un anno fa ed ha deciso che dovevano continuare a governare bene questa Città come abbiamo fatto nei sei anni precedenti, altrimenti non saremmo qui. Una fase di buon governo premiata dai guidoniani come ha messo in risalto la débâcle subita da tutta l'opposizione laddove si sono visti tutti dimezzare il voto rispetto al dato nazionale. Questo - conclude il vicesindaco Andrea Di Palma - dovrebbe far riflettere a lungo, tutti invece dal giorno dopo le elezioni senza proposte, senza programmi e senza idee hanno iniziato ad urlare allo scioglimento del Consiglio comunale. In brevissimo tempo decideremo cosa fare. Nessuna soluzione esclusa. Questo è fare politica”.

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