rotate-mobile
Guidonia Guidonia Montecelio / Via dell'Inviolata

Inviolata: sei secoli di storia vista discarica

Una trentina di fortunati cittadini hanno potuto osservare sabato scorso l'antica necropoli rinvenuta a due passi dalla collina dell'immondizia di Guidonia. Domenica gita in via della Selciatella

Un’antica necropoli con diecimila reperti già recuperati. Un tratto di ottanta metri di strada della Tiburtina Cornicolana che collegava la Roma antica alla zona della Sabina per poi proseguire sino in Abruzzo e scendere nelle Puglie sul vecchio percorso della transumanza. Interessante visita guidata sabato scorso al Parco Archeologico dell’Inviolata di Guidonia dove sono in fase avanzata gli scavi e la messa in sicurezza di un’antica necropoli romana rinvenuta a ridosso della seconda discarica del Lazio. Una gita promossa da Italia Nostra e Amici dell’Inviolata su concessione della Soprintendenza dei Beni Archeologico del Lazio. Guidata da Filippo Avila, l’archeologo incaricato di curare gli scavi, la visita è stata un’occasione unica per una trentina di cittadini di poter osservare l’enorme patrimonio archeologico nascosto sotto quella che era la strada di servizio della vecchia Tiburtinae.

SEI SECOLI DI STORIA: Finanziati con 250mila euro dalla Ecoitalia 87 di Manlio Cerroni, ente gestore dell’aria della discarica dell’Inviolata, gli scavi dell’antica necropoli romana (scoperta sotto uno degli scoscesi della collina d’immondizia di 147 metri della città dell’Aria), sono stati affidati a Filippo Avila dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici del Lazio dopo le prima scoperta nell’area fatta nel 2008. Scavi che hanno portato alla luce 80 metri dell’antica Tiburtina Cornciolana, strada in travertino e basalto che attraversava quella che Filippo Avila ha definito con certezza un’area residenziale di campagna dell’antica Roma. Area che si è sviluppata in un arco di tempo che va dal II secondo a.C., circa, al IV d.C. e che ha portato alla luce oltre diecimila reperti archeologici, molti dei quali saranno in mostra all'ex Convento San Michele di Montecelio dal prossimo 5 aprile assieme alla Triade Capitolina, scultura marmorea raffigurante Giove, Giunone e Minerva rinvenuta nel Parco Archeologico dell’Inviolata nel 1994.

REPERTI: Scavi che hanno portato alla luce, oltre ad un tratto della Tiburtina Cornicolana, anche diverse decine di tombe, appartenenti probabilmente al ceto basso dell’antica Roma. 41 tombe a Cappuccino, anfore, ma anche un’antica cisterna, oltre a numerosi epigrafi, monete ed un recinto funerario messo in sicurezza. Questi alcuni dei reperti rinvenuti con gli scavi, in un’area che dopo la realizzazione del tracciato dell’attuale Tiburtina Valeria, si è trasformata in una strada di servizio per le tante ville signorili presenti nell’area dell’Agro Romano Antico. Tombe e reperti archeologici già depretati nel tardo Medioevo quando si era soliti riciclare mattoni e materiali antichi per le nuove costruzioni. Il tutto nell’area dove risiede la seconda discarica del Lazio.

VISITE GUIDATE: Gite promosse da Italia Nostra e dall’Associazione degli Amici dell’Inviolata che sono proseguite anche nella giornata di domenica quando i visitatori hanno potuto percorrere la prosecuzione della Tiburtina Corncolana, oggi via della Selciatella.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inviolata: sei secoli di storia vista discarica

RomaToday è in caricamento